Ezechiele

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Nuova Riveduta 1994

Ezechiele 3 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Egli mi disse: «*Figlio d'uomo, mangia ciò che trovi; mangia questo rotolo, e va' e parla alla casa d'*Israele».

2. Io aprii la bocca, ed egli mi fece mangiare quel rotolo.

3. Mi disse: «Figlio d'uomo, nútriti il ventre e riempiti le viscere di questo rotolo che ti do». Io lo mangiai, e in bocca mi fu dolce come del miele.

4. Egli mi disse: «Figlio d'uomo, va', recati alla casa d'Israele, e riferisci loro le mie parole;

5. poiché tu sei mandato, non a un popolo dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, ma alla casa d'Israele;

6. non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, di cui tu non capisca le parole. Certo, se io ti mandassi a loro, essi ti darebbero ascolto;

7. ma la casa d'Israele non ti vorrà ascoltare, perché non vogliono ascoltare me; poiché tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato.

8. Ecco io rendo dura la tua faccia, perché tu possa opporla alla faccia loro; rendo dura la tua fronte, perché tu possa opporla alla fronte loro;

9. io rendo la tua fronte come un diamante, piú dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle».

10. Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che io ti dirò, e ascoltale con le tue orecchie.

11. Va' dai figli del tuo popolo che sono in esilio, parla loro, e di' loro: “Cosí parla Dio, il Signore”, sia che ti ascoltino o non ti ascoltino».

12. Lo Spirito mi portò in alto, e io udii dietro a me il suono d'un gran fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria del Signore dal suo luogo!»

13. Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto a essi, e il suono di un gran fragore.

14. Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse via; io andai, pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; la mano del Signore era forte su di me.

15. Giunsi da quelli che erano deportati a Tel-Abib presso il fiume Chebar, e mi fermai dove essi abitavano; e là abitai sette giorni, triste e silenzioso, in mezzo a loro.

16. Dopo sette giorni, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

17. «Figlio d'uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia.

18. Quando io dirò all'empio: “Certo morirai!” se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli cosí la vita, quell'empio morirà per la sua *iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.

19. Ma, se tu avverti l'empio, ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso.

20. Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l'avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno piú ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.

21. Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso».

22. In quel luogo la mano del Signore fu sopra di me, ed egli mi disse: «Àlzati, va' nella pianura, e là io parlerò con te».

23. Io dunque mi alzai, uscii nella pianura, ed ecco che là c'era la gloria del Signore, gloria simile a quella che avevo vista presso il fiume Chebar; e caddi faccia a terra.

24. Ma lo Spirito entrò in me; mi fece alzare in piedi, e il Signore mi parlò e mi disse: «Va', chiuditi in casa tua!

25. A te, figlio d'uomo, ecco, ti saranno messe addosso delle corde, con esse sarai legato, e tu non andrai in mezzo a loro.

26. Io farò in modo che la lingua ti si attacchi al palato, perché tu rimanga muto e tu non possa esser per essi uno che li riprende; perché sono una casa ribelle.

27. Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca, e tu dirai loro: “Cosí parla Dio, il Signore”. Chi ascolta, ascolti; chi non vuole ascoltare, non ascolti; poiché sono una casa ribelle.