Nuova Riveduta 1994

Ezechiele 14:7-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Poiché, a chiunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità e poi viene al profeta per consultarmi per suo mezzo, risponderò io, il Signore, proprio io.

8. Io volgerò la mia faccia contro quell'uomo, ne farò un segno e un proverbio, e lo eliminerò dal mezzo del mio po- polo; e voi conoscerete che io sono il Signore.

9. Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, il Signore, sono colui che avrò sedotto quel profeta; stenderò la mia mano contro di lui e lo distruggerò in mezzo al mio popolo d'Israele.

10. Entrambi porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà pari alla pena di colui che lo consulta,

11. affinché quelli della casa d'Israele non vadano piú sviandosi lontano da me, non si contaminino piú con tutte le loro trasgressioni, siano invece mio popolo e io sia il loro Dio, dice il Signore, Dio”».

12. La parola del Signore mi fu ancora rivolta, in questi termini:

13. «Figlio d'uomo, se un popolo peccasse contro di me commettendo qualche infedeltà, e io stendessi la mia mano contro di lui, e gli spezzassi l'asse del pane, e gli mandassi contro la fame, e ne sterminassi uomini e bestie,

14. e in mezzo a esso si trovassero questi tre uomini: *Noè, *Daniele e *Giobbe, questi non salverebbero che sé stessi, per la loro giustizia, dice Dio, il Signore.

15. Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, al punto da renderlo un deserto dove nessuno passasse piú a causa di quelle bestie,