Nuova Riveduta 1994

Esodo 3:5-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. Dio disse: «Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro».

6. Poi aggiunse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d'*Abraamo, il Dio d'*Isacco e il Dio di *Giacobbe». Mosè allora si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio.

7. Il Signore disse: «Ho visto, ho visto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori; infatti conosco i suoi affanni.

8. Sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese nel quale scorre il latte e il miele, nel luogo dove sono i *Cananei, gli Ittiti, gli *Amorei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei.

9. E ora, ecco, le grida dei figli d'*Israele sono giunte a me; e ho anche visto l'oppressione con cui gli Egiziani li fanno soffrire.

10. Or dunque va'; io ti mando dal *faraone perché tu faccia uscire dall'Egitto il mio popolo, i figli d'Israele».

11. Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire dall'Egitto i figli d'Israele?»

12. E Dio disse: «Va', perché io sarò con te. Questo sarà il segno che sono io che ti ho mandato: quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi servirete Dio su questo monte».

13. Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi”, se essi dicono: “Qual è il suo nome?” che cosa risponderò loro?»