La Parola è Vita

Romani 9:9-21 La Parola è Vita (PEV)

9. Poiché si trattava ben di una promessa quando Dio disse: «Lʼanno prossimo tornerò e tua moglie Sara avrà un figlio».

10-13. E non soltanto questo. Anni dopo, quando Isacco era già uomo e sposato, e Rebecca, sua moglie, stava per partorire due gemelli, Dio le rivelò che Esaù, il primo nato, sarebbe stato servo del suo gemello, Giacobbe. Le testuali parole furono: «Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù». Dio parlò così, prima ancora che i bambini nascessero, prima che potessero fare qualsiasi cosa, sia di bene che di male. Ciò dimostra, dunque, che Dio stava facendo ciò che aveva deciso di fare fin da principio, una decisione non determinata da come si comportarono Esaù e Giacobbe, ma dalla scelta e dalla volontà del Signore.

14. Dovremmo dunque dire che Dio fu ingiusto in questo caso? No di certo!

15. Perché Dio aveva detto a Mosè: «Avrò pietà di chi vorrò aver pietà e compassione di chi vorrò aver compassione».

16. Perciò, per avere le benedizioni di Dio, non basta che uno decida di averle o si dia da fare per ottenerle. È Dio che sceglie di darle a chi vuole.

17. Vale lʼesempio del Faraone, re dʼEgitto. Dio gli disse: «Ti ho dato il dominio dʼEgitto per mostrare la mia potenza contro di te; così tutto il mondo sentirà parlare del mio nome».

18. Vedete dunque che Dio perdona chi vuole, e indurisce il cuore di chi vuole.

19. «Ma allora perché», mi direte voi, «Dio li rimprovera di non volerlo ascoltare? È stato lui a renderli insensibili. Chi può resistere alla volontà di Dio?»

20. No, non dite così. Chi siete voi per criticare Dio? La creatura può forse dire al Creatore: «Perché mi hai fatto così?»

21. Quando un uomo modella un vaso dʼargilla, non ha, forse, il diritto di usare lo stesso blocco dʼargilla, sia per fare un vaso di fiori, che un secchio per i rifiuti?