La Parola è Vita

Matteo 27:23-34 La Parola è Vita (PEV)

23. «Perché?» replicò Pilato. «Che cosa ha fatto di male?» Ma la folla gridava sempre più forte: «In croce! In croce!»

24. Quando Pilato vide che non cʼera più niente da fare e che stava per scoppiare un tumulto, si fece portare una bacinella dʼacqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Io non cʼentro con la morte di questʼuomo giusto. Pensateci voi!»

25. E la folla di rimando gridò: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli!»

26. Allora Pilato fece liberare Barabba. Poi, dopo aver fatto frustare Gesù, lo consegnò ai soldati romani, perché fosse portato via e crocifisso.

27. I soldati allora lo portarono nella piazza dʼarme e riunirono intorno a lui tutto il corpo di guardia.

28. Lo spogliarono e gli gettarono sulle spalle un mantello rosso scarlatto.

29. Poi fecero una corona con delle spine e gliela misero in testa; nella mano destra gli diedero un bastone, come scettro, e si inginocchiarono davanti a lui, beffandolo: «Salve, re dei Giudei!» dicevano.

30. Poi gli sputavano addosso e gli prendevano il bastone per picchiarlo sulla testa.

31. Dopo averlo schernito, gli tolsero il mantello, gli rimisero i suoi abiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

32. Mentre si avviavano verso il luogo dellʼesecuzione, sʼimbatterono in un cireneo, un africano, di nome Simone; e lo costrinsero a portare la croce di Gesù.

33. Giunti in un posto chiamato Gòlgota, che significa, «Collina del Teschio»,

34. i soldati gli diedero da bere del vino mescolato con fiele. Gesù lo assaggiò, ma poi non volle berlo.