La Parola è Vita

Matteo 26:23-35 La Parola è Vita (PEV)

23. E Gesù rispose: «È quello che ho servito per primo.

24. Devo morire, proprio come dice la profezia, ma guai allʼuomo da cui sono tradito! Sarebbe stato molto meglio per lui se non fosse mai nato!»

25. Anche Giuda, il traditore, gli chiese: «Maestro, sono io quello?» E Gesù gli rispose: «Sì».

26. Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, poi lo diede ai discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo».

27. Poi prese una coppa di vino, ringraziò Dio e la diede ai discepoli, dicendo: «Bevetene tutti,

28. perché questo è il mio sangue, che suggella il Nuovo Patto. È versato per perdonare i peccati di molti.

29. Ricordate le mie parole: non berrò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo con voi nel Regno di mio Padre».

30. E, dopo aver cantato un inno, si avviarono verso il Monte degli Ulivi.

31. Allora Gesù disse loro: «Stanotte tutti voi mi abbandonerete. Perché nelle Scritture è scritto che Dio colpirà il Pastore, e le pecore del gregge saranno disperse.

32. Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea, e là vʼincontrerò».

33. Pietro disse: «Anche se tutti ti abbandonano, io non lo farò mai!»

34. Allora Gesù rispose: «Io invece ti dico che proprio stanotte, prima che il gallo canti allʼalba, tu mi rinnegherai tre volte!»

35. «Morirei piuttosto!» insistette Pietro. Ed anche tutti gli altri discepoli asserivano lo stesso.