La Parola è Vita

Marco 9:12-13-25 La Parola è Vita (PEV)

12-13. Gesù era dʼaccordo che Elia dovesse tornare per primo a preparare la strada (per il Cristo), anzi, aggiunse che era già tornato. Non solo, ma era stato maltrattato, proprio come i profeti avevano predetto. Poi chiese loro: «Secondo voi che cosa intendevano i profeti quando predissero che il Messia avrebbe sofferto e sarebbe stato trattato con profondo disprezzo?»

14. Quando giunsero ai piedi della montagna, trovarono unʼenorme folla stretta attorno agli altri nove discepoli, mentre alcuni capi giudei discutevano con loro.

15. La gente guardò Gesù con una certa soggezione, mentre si avvicinava; ma poi corse a salutarlo.

16. «Che succede?» chiese Gesù.

17. Un uomo fra la folla si fece avanti e parlò: «Maestro, ho portato mio figlio, perché tu lo guarisca. Non può parlare, perché è posseduto da un demonio.

18. Ogni volta che il demonio prende il sopravvento su di lui, lo getta a terra, e allora il ragazzo diventa rigido e digrigna i denti con la bava alla bocca. Ho chiesto ai tuoi discepoli di cacciare il demonio, ma non ci sono riusciti».

19. Gesù disse (ai suoi discepoli): «Gente senza fede! Per quanto ancora dovrò aver pazienza con voi? Portatemi il ragazzo!»

20. Glielo portarono; e quando il demonio vide Gesù, cominciò a scuotere convulsamente il ragazzo che cadde a terra sbavando e contorcendosi.

21. «Da quanto tempo è in queste condizioni?» chiese Gesù al padre. «Fin da quando era molto piccolo», rispose lʼuomo.

22. «Spesso il demonio lo fa cadere nel fuoco o nellʼacqua per ucciderlo. Oh, abbi pietà di noi e fa qualcosa, se puoi!»

23. «Se posso?» disse Gesù. «Ma non sai che tutto è possibile per chi ha fede?»

24. Subito il padre rispose: «Io ho fede, tu aiutami ad averne di più!»

25. Quando Gesù vide che la folla aumentava, sgridò il demonio, dicendogli: «O demonio sordo e muto, ti ordino di uscire da questo ragazzo e di non tornare mai più!»