La Parola è Vita

Marco 15:33-47 La Parola è Vita (PEV)

33. Verso mezzogiorno, su tutta la terra cadde lʼoscurità, che durò fino alle tre del pomeriggio.

34. Allora Gesù gridò a gran voce «Eloì, Eloì, lamà sabactanì? (Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?).»

35. Alcune persone lì presenti udirono quelle parole e pensarono che stesse chiamando il profeta Elia.

36. Un uomo corse a prendere una spugna e la inzuppò nellʼaceto, poi lʼinfilò sopra unʼasta e, cercando di far bere Gesù, disse: «Vediamo se Elia verrà a tirarti giù!»

37. Allora Gesù emise un altro forte grido e rese lo spirito.

38. E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.

39. Il centurione romano che stava vicino alla croce, quando vide come era morto Gesù, esclamò: «Questo era davvero il Figlio di Dio!»

40. Cʼerano là alcune donne che seguivano a distanza la scena. Maria Maddalena, Maria (la madre di Giacomo il piccolo e di Iose), Salome ed altre.

41. Queste, insieme con molte altre, si erano prese cura di Gesù fin da quando si trovava in Galilea, e lo avevano seguito a Gerusalemme.

42-43. Tutto questo accadde alla vigilia del sabato. Nel tardo pomeriggio, Giuseppe dʼArimatea, un onorato esponente del tribunale ebraico (che aspettava con fede lʼarrivo del Regno di Dio), si fece coraggio e andò da Pilato a chiedere il corpo di Gesù.

44. Pilato non poteva credere che Gesù fosse già morto e sʼinformò quindi dal centurione romano di servizio.

45. Il centurione confermò lʼaccaduto, allora Pilato diede a Giuseppe il permesso di prendere il corpo di Gesù.

46. Giuseppe comprò un lungo lenzuolo di lino e, dopo aver tolto dalla croce il corpo di Gesù, lo avvolse nel lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia. Poi fece rotolare una grossa pietra davanti allʼapertura del sepolcro.

47. Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, stavano a guardare dove veniva deposto il corpo di Gesù.