La Parola è Vita

Marco 15:22-37 La Parola è Vita (PEV)

22. Portarono quindi Gesù in un posto chiamato Gòlgota (gòlgota significa teschio).

23. Là gli fu offerto del vino con erbe amare, ma Gesù lo rifiutò.

24. Poi lo inchiodarono alla croce e si giocarono a dadi i suoi vestiti.

25. Erano circa le nove di mattina, quando si procedette alla crocifissione.

26. Sulla croce, sopra la sua testa, fu fissata una scritta che indicava i suoi crimini. Diceva: «Il re dei Giudei».

27. Quella mattina furono crocifissi anche due ladroni, le loro croci erano una alla destra e lʼaltra alla sinistra di quella di Gesù.

28. Si adempiva così la profezia che diceva: «Egli fu contato fra i malviventi».

29-30. La gente che passava di lì lo prendeva in giro, scuotendo la testa per lo scherno. «Ehi, guarda come sei ridotto!» gli gridavano. «Così, tu avresti potuto distruggere il tempio e ricostruirlo in tre giorni! Se sei così in gamba, salva te stesso e scendi dalla croce!»

31. Anche i capi sacerdoti e i capi religiosi se ne stavano lì intorno, schernendolo. «È stato davvero bravo a salvare gli altri», dicevano, «ma non riesce a salvare se stesso!»

32. «Ehilà Messia, re dʼIsraele! Scendi dalla croce e ti crederemo!» E perfino i due ladroni, che stavano morendo con lui, lo insultavano.

33. Verso mezzogiorno, su tutta la terra cadde lʼoscurità, che durò fino alle tre del pomeriggio.

34. Allora Gesù gridò a gran voce «Eloì, Eloì, lamà sabactanì? (Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?).»

35. Alcune persone lì presenti udirono quelle parole e pensarono che stesse chiamando il profeta Elia.

36. Un uomo corse a prendere una spugna e la inzuppò nellʼaceto, poi lʼinfilò sopra unʼasta e, cercando di far bere Gesù, disse: «Vediamo se Elia verrà a tirarti giù!»

37. Allora Gesù emise un altro forte grido e rese lo spirito.