La Parola è Vita

Marco 12:1-18 La Parola è Vita (PEV)

1. Ecco alcune parabole che Gesù raccontò alla gente in quel periodo:«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per pigiarci lʼuva e costruì una torretta per il guardiano. Poi affittò la vigna a dei contadini e partì per un paese lontano.

2. Al tempo della vendemmia, mandò uno dei suoi servi a ritirare la sua parte del raccolto.

3. Ma i contadini presero lʼuomo, lo picchiarono, poi lo rimandarono indietro a mani vuote.

4. Il padrone allora mandò un altro dei suoi servi, che subì lo stesso trattamento, anzi peggiore, perché fu gravemente ferito alla testa.

5. Il padrone ne mandò ancora un altro e i contadini lo uccisero. Più tardi, altri ancora furono picchiati e uccisi,

6. finché a quellʼuomo non rimase che un superstite, il suo unico figlio, che amava tanto. Per ultimo mandò lui, pensando che almeno di lui avrebbero avuto rispetto.

7. Ma quando i contadini lo videro arrivare, dissero: “Costui diventerà il padrone della vigna, quando morirà suo padre. Avanti, uccidiamolo, così la proprietà sarà nostra!”

8. Allora lo presero e lʼuccisero, poi gettarono il suo corpo fuori dalla vigna.

9. Che cosa pensate farà il padrone della vigna, quando saprà dellʼaccaduto? Certamente verrà ad ucciderli tutti, e darà la vigna ad altri.

10. Non ricordate questo verso delle Scritture? “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra angolare, la pietra più importante dellʼedificio!

11. Questa è lʼopera del Signore, una meraviglia per i nostri occhi!”».

12. I capi giudei volevano arrestarlo subito, perché avevano capito benissimo che questa parabola si riferiva a loro: erano loro i malvagi contadini di quella storia! Ma non osavano toccarlo per paura della folla. Perciò lo lasciarono e se ne andarono via.

13. Ma mandarono altri capi religiosi e politici a parlare con Gesù con lʼintento di fargli dire qualcosa di compromettente.

14. «Maestro», dissero queste spie, «sappiamo che tu dici la verità a qualsiasi costo, perché non ti lasci influenzare dalle opinioni della gente, né badi alle apparenze, ma insegni sinceramente le vie di Dio. Ora dicci, è giusto pagare le tasse allʼimperatore romano, o no?»

15. Gesù sʼaccorse del tranello e disse: «Perché volete imbrogliarmi? Mostratemi una moneta e vi risponderò».

16. Quando glielʼebbero data, Gesù domandò: «Di chi è questa faccia e di chi è questo nome?» «Di Cesare, lʼImperatore», risposero. Allora Gesù replicò:

17. «Molto bene. Allora date a Cesare ciò che è di Cesare. Ma date a Dio tutto ciò che è di Dio!» A questa risposta gli altri rimasero perplessi a grattarsi la testa.

18. Poi si presentarono a Gesù dei Sadducei, quelli che dicono che non cʼè resurrezione dopo la morte. Anchʼessi posero la loro domanda: