La Parola è Vita

Luca 23:28-41 La Parola è Vita (PEV)

28. Ma Gesù si volse verso di loro e disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma per voi stesse e per i vostri figli, perché,

29. ecco, si stanno avvicinando giorni in cui saranno fortunate le donne senza figli!

30. Gli uomini imploreranno le montagne, gridando: “Cadeteci addosso! Schiacciateci!” E chiederanno alle colline di ricoprirli.

31. Perché se hanno fatto queste cose a me, che sono lʼalbero della vita, che mai faranno a voi?!»

32-33. Intanto altri due criminali venivano condotti sul luogo detto «il Teschio», per essere giustiziati con Gesù. Là, tutti e tre furono crocifissi: Gesù sulla croce al centro e i due criminali ai lati.

34. «Padre, perdonali!» diceva Gesù, «perché non sanno quello che fanno».Poi i soldati si giocarono a dadi i suoi vestiti.

35. La folla stava a guardare mentre i capi giudei lo deridevano: «Era tanto bravo ad aiutare gli altri, vediamo se riesce a salvare se stesso, visto che è il Figlio di Dio, il Messia!»

36. Anche i soldati lo insultavano e gli offrivano dellʼaceto da bere.

37. E dicevano: «Se sei il re dei Giudei, salva te stesso!»

38. Sulla croce, sopra la sua testa, era stata inchiodata unʼiscrizione con queste parole: «Questo è il Re dei Giudei».

39. Uno dei malviventi appeso alla croce vicino alla sua lo scherniva: «Dunque, tu saresti il Cristo, no? Allora salva te stesso e anche noi!»

40. Ma lʼaltro lo rimproverava.

41. «Non temi dunque Dio, nemmeno quando stai per morire? Noi meritiamo di morire per i nostri delitti, ma questʼuomo non ha fatto nulla di male!»