La Parola è Vita

Luca 23:16-30 La Parola è Vita (PEV)

16. Perciò, dopo averlo castigato, lo rimetterò in libertà».

17-18. Ma la folla ad una sola voce gridò: «Uccidilo e liberaci Barabba!»

19. (Barabba era in prigione per aver preso parte ad una sommossa a Gerusalemme contro il Governo, e per un omicidio).

20. Pilato tentò di nuovo di farli ragionare, perché voleva liberare Gesù.

21. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!»

22. Per la terza volta, Pilato domandò: «Ma perché? Che ha fatto di male? Non ho trovato motivi validi per condannarlo a morte! Perciò lo farò frustare, poi lo rimetterò in libertà».

23. Ma quelli insistevano a gran voce, chiedendo la morte di Gesù. E le loro grida andavano aumentando sempre più, finché non ebbero il sopravvento.

24. Così Pilato decretò la morte di Gesù, come avevano richiesto.

25. Liberò quindi Barabba, lʼuomo arrestato per insurrezione e omicidio, come richiedeva il popolo. Consegnò poi Gesù nelle loro mani, perché ne facessero ciò che volevano.

26. Mentre la folla portava via Gesù, costrinsero un certo Simone di Cirene, che tornava in quel momento dai campi, a seguire il corteo, portando la croce di Gesù.

27. Una gran folla li seguiva, fra cui molte donne prostrate dal dolore.

28. Ma Gesù si volse verso di loro e disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma per voi stesse e per i vostri figli, perché,

29. ecco, si stanno avvicinando giorni in cui saranno fortunate le donne senza figli!

30. Gli uomini imploreranno le montagne, gridando: “Cadeteci addosso! Schiacciateci!” E chiederanno alle colline di ricoprirli.