La Parola è Vita

Luca 22:51-63-64 La Parola è Vita (PEV)

51. Ma Gesù disse: «Basta così!» Poi toccò il punto da cui era stato staccato lʼorecchio e lo guarì.

52. Si rivolse quindi ai capi sacerdoti, ai capitani delle guardie del tempio e ai capi religiosi che guidavano la folla: «Sono un tipo così pericoloso da venirmi a prendere armati di spade e bastoni?

53. Perché non mi avete arrestato nel tempio? Ero là ogni giorno. Ma questo è il vostro momento, il momento in cui trionfa la potenza di Satana!»

54. Allora lo catturarono e lo portarono alla residenza del sommo sacerdote; intanto Pietro lo seguiva da lontano.

55. Nel cortile alcuni soldati avevano acceso un fuoco e molti sedevano lì attorno per scaldarsi. Pietro si unì a loro.

56. Al bagliore della fiamma una serva sʼaccorse di lui, e cominciò ad osservarlo attentamente. «Questʼuomo era con Gesù!» sbottò infine.

57. Ma Pietro negò: «Donna», disse, «io non lo conosco nemmeno!…»

58. Dopo un poʼ, qualcun altro, dopo averlo osservato, lʼapostrofò: «Anche tu sei uno di loro!»«Nossignore, non è vero!» replicò Pietro.

59. Era trascorsa circa unʼora, quando anche un terzo insistette, dicendo: «Conosco questo qui, è uno dei discepoli di Gesù, infatti viene dalla Galilea!»

60. Ma Pietro disse: «Ma se non so nemmeno di che stai parlando!» Non aveva finito di pronunciare queste parole, che un gallo cantò.

61. In quel momento Gesù si volse e guardò Pietro. Allora Pietro si ricordò che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti domani mattina, mi rinnegherai tre volte…»

62. Disperato, uscì dal cortile e pianse amaramente.

63-64. Intanto le guardie che avevano in consegna Gesù, si prendevano gioco di lui. Dopo averlo bendato, lo prendevano a pugni, poi gli chiedevano: «Ehi profeta, indovina un poʼ chi ti ha colpito questa volta?»