La Parola è Vita

Luca 11:41-53-54 La Parola è Vita (PEV)

41. La purezza si dimostra meglio con la generosità!

42. Ma guai a voi, Farisei, che siete scrupolosi nel dare la decima, perfino della menta, della ruta e di ogni tipo di erba nei vostri orti, ma trascurate completamente la giustizia e lʼamore di Dio! Certo, è giusto dare la decima, ma non dovreste trascurare tutte le altre cose.

43. Guai a voi, Farisei! Perché vi piace occupare i posti dʼonore nelle sinagoghe ed essere riveriti da tutti, quando passate nelle piazze!

44. Guai a voi, perché siete come tombe nascoste in un prato. Chi vi passa vicino non immagina la corruzione che contenete!»

45. Allora un dottore della legge, che era lì presente, disse a Gesù: «Signore, parlando così, offendi anche la mia professione!»

46. «Sì», rispose Gesù, «guai anche a voi! Perché imponete alla gente degli obblighi talmente pesanti, che voi stessi non vi sognereste nemmeno di sfiorare con un dito!

47. Guai a voi, che costruite le tombe per i profeti che i vostri antenati hanno ucciso!

48. Assassini! Così facendo, voi dimostrate di approvare quanto fecero i vostri padri: essi assassinarono i profeti e voi completate lʼopera, costruendo le tombe per loro!

49. Questo è ciò che dice nella sua sapienza Dio: “Manderò loro dei profeti, ma essi li uccideranno e li perseguiteranno!”

50. E voi di questa generazione sarete considerati responsabili dellʼassassinio di tutti i profeti di Dio, dalla fondazione del mondo in poi:

51. dallʼuccisione di Abele fino a quella di Zaccaria, che fu assassinato fra lʼaltare e il santuario. Sì, senza ombra di dubbio, a questa gente Dio chiederà conto di tutti questi delitti!

52. Guai a voi, esperti di religione! Perché avete tolto la chiave della conoscenza. Voi stessi non siete entrati e a chi voleva entrare lʼavete impedito».

53-54. I Farisei e i dottori della legge erano furiosi. Da quel momento in poi cominciarono a bersagliarlo ferocemente con un sacco di domande; e cercavano di intrappolarlo, facendogli dire qualcosa di compromettente per cui poterlo arrestare.