La Parola è Vita

Giovanni 2:12-24-25 La Parola è Vita (PEV)

12. Dopo le nozze, Gesù partì per Cafarnao insieme con sua madre, i suoi fratelli e i discepoli, e si fermò là alcuni giorni.

13. Sʼavvicinava il periodo della Pasqua ebraica e Gesù andò a Gerusalemme.

14. Nel tempio vide i mercanti che vendevano buoi, pecore e colombe per i sacrifici, e i cambiavalute seduti dietro i loro banchi.

15. Con delle corde Gesù fece una frusta e cacciò tutti dal tempio. Spinse fuori le pecore e i buoi, e scaraventò a terra le monete dei cambiavalute, rovesciando i loro tavoli.

16. Poi, rivolgendosi ai venditori di colombi, gridò: «Portate fuori questa roba! Non trasformate in un mercato la casa di mio Padre!»

17. Allora i discepoli si ricordarono di questa profezia delle Scritture: «Lo zelo per la casa di Dio è come un fuoco che mi consuma».

18. «Che diritto hai di fare queste cose?» gli chiesero allora alcuni capi giudei. «Se hai questa autorità da Dio, dimostralo con un miracolo!»

19. «Va bene», rispose Gesù, «questo è il miracolo che farò per voi: distruggete questo tempio ed in tre giorni io lo costruirò di nuovo!»

20. «Che cosa?» replicarono i Giudei. «Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo tempio, e tu saresti capace di ricostruirlo in tre giorni?»

21. Ma, dicendo «questo tempio», Gesù si riferiva al suo corpo.

22. Dopo la risurrezione, i discepoli si ricordarono di queste parole e capirono che le parole delle Scritture si riferivano davvero a lui e che tutto si era avverato!

23. Per i miracoli che Gesù fece a Gerusalemme, durante le feste di Pasqua, molte persone si convinsero che era davvero lui il Messia.

24-25. Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva lʼuomo nel suo intimo; non occorreva che qualcuno gli dicesse quantʼè volubile la natura umana!