La Parola è Vita

Giovanni 18:23-32 La Parola è Vita (PEV)

23. «Se ho detto qualcosa di male, dimostralo!» rispose Gesù. «Se invece ho detto la verità, perché mi colpisci?»

24. Allora Anna mandò Gesù, sempre legato, dal sommo sacerdote Caifa.

25. Simon Pietro, intanto, era ancora vicino al fuoco. Ad un certo punto gli chiesero di nuovo: «Ma non sei anche tu uno dei suoi discepoli?»«Neanche per sogno!» rispose Pietro.

26. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quellʼuomo a cui Pietro aveva tagliato lʼorecchio, gli disse: «Mi pare dʼaverti visto con Gesù nellʼorto degli Ulivi…»

27. Di nuovo Pietro negò. In quel momento un gallo cantò.

28. Lʼinterrogatorio di Gesù alla presenza di Caifa terminò alle prime ore del mattino. Dopo, lo portarono al Pretorio, il palazzo del governatore romano. I suoi accusatori non vollero entrare; per non contaminarsi, dicevano, altrimenti non avrebbero potuto mangiare lʼagnello di Pasqua.

29. Così, il governatore Pilato uscì e chiese loro: «Qual è lʼaccusa contro questʼuomo? Di che cosa lʼincolpate?»

30. «Non lʼavremmo arrestato, se non era un criminale!» risposero gli altri risentiti.

31. «Allora portatevelo via e giudicatelo voi, secondo le vostre leggi!» rispose Pilato.«Ma… vogliamo che sia condannato a morte», replicarono, «e per farlo ci vuole il tuo consenso».

32. Così si avveravano le parole di Gesù, che aveva predetto in che modo sarebbe stato ucciso.