La Parola è Vita

Ebrei 9:13-22 La Parola è Vita (PEV)

13. Se, in base allʼantico sistema, il sangue delle capre e dei tori e la cenere di una vitella bruciata potevano purificare il corpo dellʼuomo dal peccato,

14. quanto più il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza dalle opere morte (i peccati che abbiamo commesso), per servire il Dio Vivente. Questo significa che non dobbiamo sentirci colpevoli per i nostri peccati. Perché, con lʼaiuto dello Spirito Santo eterno, Cristo, di sua spontanea volontà, ha offerto se stesso a Dio come vittima immacolata per i nostri peccati.

15. Quindi, Cristo è il mediatore di un nuovo patto tra Dio e gli uomini, affinché tutti quelli che sono chiamati da Dio possano ricevere quelle cose meravigliose ed eterne che Dio ha loro promesso. Questo è possibile perché Cristo è morto per liberare gli uomini dalla pena dei peccati commessi, mentre dipendevano ancora dal vecchio patto.

16. Ora, se qualcuno muore e lascia un testamento, nessuno avrà lʼeredità, finché non sarà stata accertata la morte di chi ha scritto quel testamento.

17. Infatti, un testamento è valido soltanto in caso di morte di chi lʼha scritto; non ha valore, invece, se chi lo ha fatto è ancora vivo.

18. Per questa ragione il primo patto dovette essere inaugurato con uno spargimento di sangue.

19. Infatti, dopo che Mosè ebbe dato al popolo tutte le leggi di Dio, prese il sangue di capre e vitelli, lo mischiò con acqua, poi, servendosi di rami dʼissopo e di lana scarlatta, lo spruzzò sopra il libro delle leggi di Dio e su tutto il popolo, dicendo:

20. «Questo è il sangue che segna lʼinizio del patto fra voi e Dio, il patto che Dio mi ha ordinato di fare con voi».

21. E nello stesso modo, spruzzò di sangue il tabernacolo e tutti gli oggetti che servivano per il culto.

22. Così possiamo dire che, secondo il vecchio patto basato sulle leggi di Mosè, quasi ogni cosa veniva purificata col sangue, perché senza spargimento di sangue non cʼè perdono dei peccati.