La Parola è Vita

Ebrei 13:2-17 La Parola è Vita (PEV)

2. E non dimenticate di essere ospitali verso gli stranieri, perché alcuni, facendo così, hanno accolto senza saperlo degli angeli!

3. Ricordatevi dei carcerati. Soffrite con loro, come se anche voi foste in carcere. Non dimenticate quelli che sono maltrattati, perché ben sapete che cosa provano.

4. Rispettate il matrimonio e siate fedeli, perché Dio sicuramente punirà gli immorali e gli adulteri.

5. Non agite spinti dallʼamore per il denaro. Accontentatevi di ciò che avete, perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò, né ti abbandonerò mai».

6. Questa è la ragione per cui possiamo dire senza dubbi, né timori: «Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura di niente. Che mi potrebbero fare gli uomini?»

7. Ricordatevi di quelli che vi hanno guidato e vi hanno insegnato la Parola di Dio. Guardate come sono vissuti e come sono morti, e imitate la loro fede.

8. Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre!

9. Perciò non lasciatevi trascinare da idee nuove e strane. La vostra forza spirituale è un dono di Dio e non viene da certe pratiche, come mangiare o meno certi cibi: pratiche che non sono servite a niente a chi le ha osservate.

10. Noi abbiamo un altare, la croce dove Cristo fu sacrificato, dove non possono trovare aiuto quelli che vogliono ottenere la salvezza osservando le leggi ebraiche.

11. Secondo il sistema delle leggi ebraiche; il sommo sacerdote porta nel Luogo Santissimo il sangue degli animali e lo offre come sacrificio per i peccati. Poi i corpi di questi animali vengono bruciati fuori dallʼaccampamento.

12. Ecco perché anche Gesù, per lavare i nostri peccati col suo sangue, soffrì e morì fuori città.

13. Andiamo, quindi, da lui, oltre le mura della città, al di là degli interessi di questo mondo, pronti ad essere disprezzati per soffrire con lui, portando la sua stessa umiliazione.

14. Perché questo mondo non è la nostra casa, ma siamo in attesa della nostra casa eterna in cielo.

15. Con lʼaiuto di Gesù, offriamo dunque, continuamente a Dio il nostro sacrificio di lode, cioè il frutto delle nostre labbra che confessano pubblicamente il suo nome.

16. Non dimenticate di fare beneficenza e di dividere ciò che avete con quelli che ne hanno bisogno, perché sono questi i sacrifici che piacciono molto al Signore.

17. Obbedite a quelli che dirigono le chiese e fate volentieri ciò che vi suggeriscono, perché è loro compito sorvegliare le vostre anime, di cui dovranno rendere conto a Dio. Fate in modo che possano farlo con gioia, e non malvolentieri: questo non gioverebbe neppure a voi.