La Parola è Vita

Atti 21:34-40 La Parola è Vita (PEV)

34. Tra la folla, chi gridava una cosa e chi unʼaltra. Il tribuno, rendendosi conto, che in tutta quella confusione, non riusciva a sapere niente di certo, ordinò di condurre Paolo alla fortezza.

35. Giunti alla scalinata della fortezza, per proteggerlo dalla violenza della folla, i soldati dovettero portarlo sulle spalle.

36. La teppaglia intanto, li seguiva gridando: «A morte, a morte!»

37-38. Mentre stava entrando, Paolo disse al tribuno: «Posso parlarti un momento?» «Parli il greco?» chiese lʼaltro sorpreso. «Non sei, per caso, quellʼEgiziano che tempo fa ha guidato una rivolta e portò quei quattromila briganti nel deserto?»

39. «No», rispose Paolo, «io sono giudeo di Tarso, una città abbastanza importante della Cilicia. Permettimi, ti prego, di parlare a questa gente».

40. Il tribuno acconsentì. Allora Paolo, in piedi sulla scalinata, fece cenno alla gente di calmarsi. Subito si fece silenzio, e Paolo in lingua ebraica, parlò così: