La Parola è Vita

Atti 21:10-11-29 La Parola è Vita (PEV)

10-11. Eravamo a Cesarèa da parecchi giorni, quando venne a trovarci dalla Giudea, un certo profeta di nome Agabo. Con la cintura di Paolo, Agabo si legò i piedi e le mani, poi disse: «Ecco che cosa dice lo Spirito Santo: “Così sarà legato dai Giudei di Gerusalemme il padrone di questa cintura, e sarà dato in mano ai pagani”».

12. A queste parole, tanto noi che i credenti del posto cominciammo a supplicare Paolo di non andare a Gerusalemme.

13. «Perché piangete tutti? Così mi spezzate il cuore!» disse Paolo. «Per quanto mi riguarda, sono pronto non solo a farmi mettere in prigione, ma anche a morire a Gerusalemme, per amore del Signore Gesù!»

14. Visto che non cʼera niente da fare non insistemmo più. «Sia fatta la volontà del Signore», dicemmo.

15. Poco tempo dopo preparammo le nostre cose e partimmo per Gerusalemme.

16. Con noi vennero anche alcuni discepoli di Cesarèa. Allʼarrivo fummo ospitati da un certo Masòne, oriundo di Cipro, uno dei primi discepoli;

17. e tutti i credenti di Gerusalemme ci accolsero con gioia.

18. Il giorno dopo, Paolo ci prese con sé, per andare a fare visita a Giacomo e agli anziani della chiesa di Gerusalemme.

19. Dopo averli salutati, Paolo riferì loro ad una ad una tutte le cose che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo del suo lavoro.

20. A queste notizie tutti lodarono Dio, poi dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei sono diventati credenti. Costoro dicono che i credenti giudei devono continuare a seguire i costumi e le tradizioni ebraiche.

21. Ebbene, essi hanno sentito dire che tu insegni a tutti gli Ebrei che vivono tra i pagani di non seguire più le leggi di Mosè, né le tradizioni ebraiche; e che proibisci di circoncidere i bambini.

22. A questo punto, che dobbiamo fare? Certamente verranno a sapere che sei arrivato.

23. Questo sarebbe il nostro suggerimento: ci sono qui quattro uomini che hanno fatto un voto e devono farsi tagliare i capelli.

24. Vaʼ al tempio con loro e fatti tagliare i capelli anche tu, poi paga per te e per loro. Così tutti sapranno che tu approvi questa abitudine degli Ebrei cristiani e che tu stesso obbedisci alle leggi ebraiche. Capiranno che nelle informazioni sul tuo conto non cʼera niente di vero.

25. Per quanto riguarda i pagani che si sono convertiti, noi non pretendiamo affatto che essi seguano queste cerimonie ebraiche. Ci limitiamo a pretendere quello che abbiamo già scritto loro: cioè di non mangiare cibi offerti aglʼidoli, né carni dʼanimali strangolati, e che si astengano dal sangue e dai rapporti sessuali illeciti».

26. Paolo fu dʼaccordo e, il giorno seguente, dopo essersi purificato come gli altri quattro, entrò nel tempio per annunciare in anticipo che dopo sette giorni avrebbe sciolto il voto e offerto un sacrificio per ciascuno di loro.

27. Sette giorni erano quasi passati, quando alcuni Giudei della provincia dʼAsia videro Paolo nel tempio e istigarono la folla contro di lui. Ben presto gli furono addosso,

28. gridando: «Aiuto, Israeliti, aiuto! Questo è lʼuomo che predica contro il nostro popolo e insegna a tutti a disobbedire alle leggi ebraiche. Ce lʼha perfino contro il tempio di Dio che ha profanato, portandovi dei pagani!»

29. Infatti poco prima, quel giorno stesso, essi avevano visto Paolo in giro per la città con Tròfimo, oriundo di Efeso, e avevano pensato che Paolo lʼavesse portato nel tempio.