La Parola è Vita

Apocalisse 1:2-17-18 La Parola è Vita (PEV)

2. e Giovanni ha scritto punto per punto le parole di Dio e di Gesù Cristo e tutto ciò che ha visto e udito, senza omettere nulla.

3. Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e ne tengono conto, perché sʼavvicina il tempo in cui tutte queste cose sʼavvereranno!

4. Questo è ciò che scrive Giovanni alle sette chiese dellʼAsia Minore. Cari fratelli, abbiate grazia e pace da Dio, che è, che era e che sta per venire! E da parte dei sette spiriti, che stanno davanti al suo trono.

5. E da Gesù Cristo, che fedelmente ci rivela tutta la verità. Fu lui il primo a resuscitare dalla morte, per non morire mai più. Lui, che è il più grande di tutti i re della terra: Gesù Cristo, che ci ama e ci ha liberato dai nostri peccati, sacrificando la sua vita per noi.

6. Egli ci ha riuniti nel suo Regno e ci ha eletti sacerdoti di Dio, suo Padre.A lui vada la gloria e la potenza per sempre. Amen.

7. Ecco, egli arriva fra le nuvole e tutti lo vedranno, anche quelli che lo hanno ucciso. E i popoli della terra, vedendolo, piangeranno di dolore e di paura. Sì, così sia!

8. «Io sono il principio e la fine di tutte le cose», dice Dio, il Signore, lʼOnnipotente che è, che era e che verrà!

9. Sono io, il vostro fratello Giovanni, compagno di sofferenze per amore del Signore, che vi scrivo questa lettera. Come voi, anchʼio condivido la pazienza di Gesù; come voi faccio parte del suo Regno.Ero nellʼisola di Patmo, esiliato per aver predicato la parola di Dio e per aver riferito ciò che sapevo di Gesù Cristo.

10. Una domenica, giorno del Signore, lo Spirito si impadronì di me e udii dietro di me una voce potente, come lo squillo di una tromba,

11. che diceva: «Io sono il principio e la fine». Poi aggiunse: «Scrivi in un libro tutto ciò che stai per vedere e mandalo alle sette chiese dellʼAsia Minore: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiàtiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicèa».

12. Quando mi voltai per vedere chi parlava, vidi dietro di me sette candelabri dʼoro.

13. In mezzo ai candelabri cʼera uno simile a figlio di uomo. Indossava una tunica lunga fino ai piedi e allʼaltezza del petto aveva una fascia dʼoro.

14. I suoi capelli erano bianchi come la lana o la neve, e i suoi occhi erano penetranti come lingue di fuoco.

15. I suoi piedi splendevano come bronzo fuso e la sua voce risuonava come le onde dellʼoceano.

16. Nella mano destra teneva sette stelle e dalla bocca gli usciva una spada affilata, a doppio taglio. Il suo viso era come il sole quando splende in tutta la sua potenza.

17-18. Appena lo vidi, caddi svenuto ai suoi piedi, ma egli pose la sua destra su di me, dicendo: «Non temere. Io sono il Primo e lʼUltimo, il Vivente. Ho subìto la morte, ma ora vivo per sempre, in eterno, e tengo le chiavi della morte e del regno dei morti. Non temere!