La Parola è Vita

Apocalisse 17:1-11 La Parola è Vita (PEV)

1. Poi uno dei sette angeli che avevano seminato i flagelli venne a parlarmi. «Vieni qui», disse, «e ti farò vedere che cosa capiterà alla famosa prostituta che abita vicino a molte acque.

2. Con lei hanno fatto allʼamore i re della terra; e gli abitanti del mondo si sono ubriacati col vino della sua corruzione!»

3. E mi trasportò in ispirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra un animale di colore scarlatto, un mostro con sette teste e dieci corna, tutto coperto di scritte blasfeme contro Dio.

4. La donna indossava abiti color porpora e rosso scarlatto. Aveva gioielli meravigliosi dʼoro, di pietre preziose e di perle, e in mano teneva un calice dʼoro colmo delle oscenità della sua depravazione.

5. Quella donna portava scritto in fronte un nome misterioso: «Babilonia», la grande, la madre delle prostitute e delle abominazioni della terra.

6. Mi accorsi che era ubriaca del sangue di quelli che appartengono a Dio e dei martiri di Gesù. La fissai con sorpresa.

7. Allora lʼangelo mi chiese: «Perché ti meravigli? Ti spiegherò io chi è quella donna e che cosa rappresenta il mostro che cavalca.

8. Il mostro che hai visto era, ma non è più. Sta per salire dal pozzo senza fondo per andarsene alla perdizione eterna. Gli abitanti della terra, i cui nomi sono scritti nel libro della vita fin dallʼinizio della creazione, saranno sorpresi nel vederlo riapparire dopo la sua morte.

9. Qui ci vuole acume, rifletti: le sette teste del mostro rappresentano sette colli, su cui la donna ha la sua residenza.

10. Rappresentano anche sette re. Cinque sono già caduti, il sesto regna attualmente e il settimo non è ancora venuto, ma quando verrà, il suo regno durerà per poco.

11. La bestia che era e non è più è anchʼessa un re, lʼottavo, che ha regnato come uno degli altri sette. Dopo aver regnato, finirà in perdizione.