Giovanni Diodati Bibbia 1649

Salmi 55:1-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. Maschil di Davide, dato al capo de’ Musici sopra Neghinot O DIO, porgi l’orecchio alla mia orazione; E non nasconderti dalla mia supplicazione.

2. Attendi a me, e rispondimi; Io mi lagno nella mia orazione, e romoreggio;

3. Per lo gridar del nemico, per l’oppressione dell’empio; Perciocchè essi mi traboccano addosso delle calamità, E mi nimicano con ira.

4. Il mio cuore è angosciato dentro di me; E spaventi mortali mi sono caduti addosso.

5. Paura e tremito mi è sopraggiunto; E terrore mi ha coperto.

6. Onde io ho detto: Oh! avessi io delle ale, come le colombe! Io me ne volerei, e mi riparerei in alcun luogo.

7. Ecco, io me ne fuggirei lontano; Io dimorerei nel deserto. Sela.

8. Io mi affretterei di scampare Dal vento impetuoso e dal turbo.

9. Disperdili, Signore; dividi le lor lingue; Perciocchè io ho vedute violenze e risse nella città.

10. Essa n’è circondata d’intorno alle sue mura, giorno e notte; E in mezzo ad essa vi è iniquità ed ingiuria.

11. Dentro di essa non vi è altro che malizie; Frodi ed inganni non si muovono dalle sue piazze.

12. Perciocchè non è stato un mio nemico che mi ha fatto vituperio; Altrimenti, io l’avrei comportato; Non è stato uno che mi avesse in odio che si è levato contro a me; Altrimenti, io mi sarei nascosto da lui.

13. Anzi, sei stato tu, ch’eri, secondo la mia estimazione, Il mio conduttore, ed il mio famigliare.

14. Che comunicavamo dolcemente insieme i nostri segreti, E andavamo di compagnia nella Casa di Dio.

15. Metta loro la morte la mano addosso, Scendano sotterra tutti vivi; Perciocchè nel mezzo di loro, nelle lor dimore, non vi è altro che malvagità.

16. Quant’è a me, io griderò a Dio, E il Signore mi salverà.

17. La sera, la mattina, e in sul mezzodì, io orerò e romoreggerò; Ed egli udirà la mia voce.

18. Egli riscuoterà l’anima mia dall’assalto che mi è dato, E la metterà in pace; Perciocchè essi son contro a me in gran numero.