Giovanni Diodati Bibbia 1649

Salmi 31:9-19 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

9. Abbi mercè di me, Signore; perciocchè io sono in distretta; L’occhio mio, l’anima mia, e il ventre mio, son consumati di cordoglio.

10. Perciocchè la mia vita si vien meno di noia, Ed i miei anni di sospirare; Le mie forze sono scadute per le mie pene, E le mie ossa son consumate.

11. Per cagione di tutti i miei nemici, io sono stato in gran vituperio Eziandio a’ miei vicini, e in ispavento a’ miei conoscenti; Quelli che mi veggono fuori se ne fuggono lontano da me.

12. Io sono stato dimenticato dal cuor loro come un morto; Io son simile ad un vaso perduto.

13. Perciocchè io ho udito il vituperio di molti; Spavento è d’ogn’intorno, Mentre prendono insieme consiglio contro a me, E macchinano di tormi la vita.

14. Ma io, o Signore, mi confido in te; Io ho detto: Tu sei l’Iddio mio.

15. I miei tempi son nella tua mano; Riscuotimi dalla mano de’ miei nemici, e da quelli che mi perseguitano.

16. Fa’ risplendere il tuo volto sopra il tuo servitore; Salvami per la tua benignità.

17. O Signore, fa’ che io non sia confuso; perciocchè io t’invoco; Sieno confusi gli empi; Abbian la bocca turata, e sieno posti nel sepolcro.

18. Ammutoliscano le labbra bugiarde, Le quali parlano duramente contro al giusto, Con alterezza, e con isprezzo.

19. Quanto grandi sono i tuoi beni Che tu hai riposti a quelli che ti temono; E che tu fai in presenza de’ figliuoli degli uomini, Inverso quelli che si confidano in te!