Giovanni Diodati Bibbia 1649

Romani 8:17-25 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

17. E se siam figliuoli, siamo ancora eredi, eredi di Dio, e coeredi di Cristo; se pur sofferiamo con lui, acciocchè ancora con lui siamo glorificati.

18. PERCIOCCHÈ io fo ragione che le sofferenze del tempo presente non son punto da agguagliare alla gloria che sarà manifestata inverso noi.

19. Poichè l’intento, e il desiderio del mondo creato aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio.

20. Perciocchè il mondo creato è stato sottoposto alla vanità non di sua propria inclinazione, ma per colui che l’ha sottoposto ad essa,

21. con la speranza che il mondo creato ancora sarà liberato dalla servitù della corruzione, e messo nella libertà della gloria de’ figliuoli di Dio.

22. Perciocchè noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme, e travaglia.

23. E non solo esso, ma ancora noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, dico, gemiamo, in noi medesimi, aspettando l’adottazione, la redenzion del nostro corpo.

24. Perciocchè noi siamo salvati per isperanza; or la speranza la qual si vede non è speranza; perciocchè, perchè spererebbe altri ancora ciò ch’egli vede?

25. E se speriamo quello che non veggiamo, noi l’aspettiamo con pazienza.