Giovanni Diodati Bibbia 1649

Marco 6:39-56 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

39. Ed egli comandò loro che il facesser tutti coricar sopra l’erba verde, per brigate.

40. Ed essi si coricarono per cerchi, a cento, ed a cinquanta, per cerchio.

41. Poi prese i cinque pani, e i due pesci, e levò gli occhi al cielo, e fece la benedizione; poi ruppe i pani, e li diede a’ suoi discepoli, acciocchè li mettessero davanti a loro: egli spartì eziandio i due pesci a tutti.

42. E tutti mangiarono, e furon saziati.

43. E i discepoli levaron de’ pezzi de’ pani dodici corbelli pieni, ed anche qualche rimanente de’ pesci.

44. Or coloro che avean mangiato di que’ pani erano cinquemila uomini.

45. E TOSTO appresso egli costrinse i suoi discepoli a montar nella navicella, ed a trarre innanzi a lui all’altra riva, verso Betsaida, mentre egli licenziava la moltitudine.

46. Poi, quando l’ebbe accommiatata, se ne andò in sul monte, per orare.

47. E, fattosi sera, la navicella era in mezzo del mare, ed egli era in terra tutto solo. E vide i discepoli che travagliavano nel vogare,

48. perciocchè il vento era loro contrario; e intorno alla quarta vigilia della notte, egli venne a loro, camminando sopra il mare; e voleva passar oltre a loro.

49. Ma essi, vedutolo camminar sopra il mare, pensarono che fosse una fantasima, e sclamarono. Perciocchè tutti lo videro, e furon turbati;

50. ma egli tosto parlò con loro, e disse: State di buon cuore, son io, non temiate.

51. E montò a loro nella navicella, e il vento si acquetò; ed essi vie più sbigottirono in loro stessi, e si maravigliarono.

52. Perciocchè non aveano posto mente al fatto de’ pani; perciocchè il cuor loro era stupido.

53. E, passati all’altra riva, vennero nella contrada di Gennesaret, e presero terra.

54. E, quando furono smontati dalla navicella, subito la gente lo riconobbe.

55. E, correndo qua e là per tutta quella contrada circonvicina, prese a portare attorno in letticelli i malati, là dove udiva ch’egli fosse.

56. E dovunque egli entrava, in castella, o in città, o in villate, la gente metteva gl’infermi nelle piazze, e lo pregava che sol potessero toccare il lembo della sua vesta; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti.