Giovanni Diodati Bibbia 1649

Marco 12:20-28 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

20. Vi erano sette fratelli; e il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie.

21. E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora non lasciò progenie; simigliantemente ancora il terzo.

22. E tutti e sette la presero, e non lasciarono progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna.

23. Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l’hanno avuta per moglie.

24. Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi per ciò che ignorate le scritture, e la potenza di Dio?

25. Perciocchè, quando gli uomini saranno risuscitati da’ morti, non prenderanno, nè daranno mogli; ma saranno come gli angeli che son ne’ cieli.

26. Ora, quant’è a’ morti, che essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io son l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco, e l’Iddio di Giacobbe?

27. Iddio non è Dio de’ morti, ma Dio de’ viventi. Voi adunque errate grandemente.

28. ALLORA uno degli Scribi, avendoli uditi disputare, e riconoscendo ch’egli avea loro ben risposto, si accostò e lo domandò: Quale è il primo comandamento di tutti?