Giovanni Diodati Bibbia 1649

Luca 20:20-30 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

20. E, spiandolo, gli mandarono degl’insidiatori, che simulassero d’esser giusti, per soprapprenderlo in parole; per darlo in man della signoria, ed alla podestà del governatore.

21. E quelli gli fecero una domanda, dicendo: Maestro, noi sappiamo che tu parli ed insegni dirittamente, e che non hai riguardo alla qualità delle persone, ma insegni la via di Dio in verità;

22. ecci egli lecito di pagare il tributo a Cesare, o no?

23. Ed egli, avvedutosi della loro astuzia, disse loro: Perchè mi tentate?

24. Mostratemi un denaro; di cui porta egli la figura, e la soprascritta? Ed essi, rispondendo, dissero: Di Cesare.

25. Ed egli disse loro: Rendete adunque a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio.

26. E non lo poterono soprapprendere in parole davanti al popolo; e, maravigliatisi della sua risposta, si tacquero.

27. OR alcuni de’ Sadducei, i quali pretendono non esservi risurrezione, accostatisi, lo domandarono, dicendo:

28. Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello d’alcuno muore avendo moglie, e muore senza figliuoli, il suo fratello prenda la moglie, e susciti progenie al suo fratello.

29. Or vi furono sette fratelli; e il primo, presa moglie, morì senza figliuoli.

30. E il secondo prese quella moglie, e morì anch’egli senza figliuoli.