Giovanni Diodati Bibbia 1649

Luca 16:4-14 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

4. Io so ciò che io farò, acciocchè, quando io sarò rimosso dal governo, altri mi riceva in casa sua.

5. Chiamati adunque ad uno ad uno i debitori del suo signore, disse al primo:

6. Quanto devi al mio signore? Ed egli disse: Cento bati d’olio. Ed egli gli disse: Prendi la tua scritta, e siedi, e scrivine prestamente cinquanta.

7. Poi disse ad un altro: E tu, quanto devi? Ed egli disse: Cento cori di grano. Ed egli gli disse: Prendi la tua scritta, e scrivine ottanta.

8. E il signore lodò l’ingiusto fattore, perciocchè avea fatto avvedutamente; poichè i figliuoli di questo secolo sono più avveduti, nella lor generazione, che i figliuoli della luce.

9. Io altresì vi dico: Fatevi degli amici delle ricchezze ingiuste; acciocchè quando verrete meno, vi ricevano ne’ tabernacoli eterni.

10. Chi è leale nel poco, è anche leale nell’assai; e chi è ingiusto nel poco, è anche ingiusto nell’assai.

11. Se dunque voi non siete stati leali nelle ricchezze ingiuste, chi vi fiderà le vere?

12. E se non siete stati leali nell’altrui, chi vi darà il vostro?

13. Niun famiglio può servire a due signori; perciocchè, o ne odierà l’uno, ed amerà l’altro; ovvero, si atterrà all’uno, e sprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio, ed a Mammona.

14. OR i Farisei, ch’erano avari, udivano anch’essi tutte queste cose, e lo beffavano.