3. Io prenderò il mio discorso da lungi, Ed attribuirò giustizia al mio Fattore.
4. Perciocchè di vero il mio parlare non è con menzogna; Tu hai appresso di te uno che è intiero nelle sue opinioni.
5. Ecco, Iddio è potente, ma non però disdegna alcuno; Potente, ma di forza congiunta con sapienza.
6. Egli non lascia viver l’empio, E fa ragione agli afflitti.
7. Egli non rimuove gli occhi suoi d’addosso a’ giusti; Anzi li fa sedere sopra il trono coi re; Egli ve li fa sedere in perpetuo; onde sono esaltati.
8. E se pur son messi ne’ ceppi, E son prigioni ne’ legami dell’afflizione;
9. Egli dichiara loro i lor fatti, E come i lor misfatti sono accresciuti.
10. Ovvero, apre loro l’orecchio, per far loro ricevere correzione; E dice loro che si convertano dall’iniquità.
11. Se ubbidiscono, e gli servono, Finiscono i giorni loro in beni, E gli anni loro in diletti.
12. Ma se non ubbidiscono, passano per la spada, E muoiono per mancamento d’intendimento.
13. Ma i profani di cuore accrescono l’ira, E non gridano, quando egli li mette ne’ legami;
14. La lor persona morrà in giovanezza, E la lor vita fra i cinedi.
15. Ma egli libera gli afflitti nella loro afflizione, Ed apre loro l’orecchio nell’oppressione.