Giovanni Diodati Bibbia 1649

Giobbe 33:16-27 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

16. Allora egli apre loro l’orecchio, E suggella il lor castigo;

17. Per istorre l’uomo dalle opere sue, E per far che la superbia dell’uomo non apparisca più;

18. Per iscampar l’anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada.

19. Ma talora altresì l’uomo è castigato con dolori sopra il suo letto, E tutte le sue ossa di grave malattia;

20. E la sua vita gli fa abbominare il cibo, E l’anima sua la vivanda desiderabile;

21. La sua carne è consumata, talchè non apparisce più; E le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori;

22. E l’anima sua si accosta alla fossa, E la vita sua a’ mali mortali.

23. Ma se allora vi è appresso di lui alcun messo, un parlatore, Uno d’infra mille, Per dichiarare all’uomo il suo dovere;

24. Iddio gli farà grazia, e dirà: Riscuotilo, che non iscenda alla fossa; Io ho trovato il riscatto.

25. La sua carne diventerà morbida, più che non è in fanciullezza; Egli ritornerà a’ dì della sua giovanezza.

26. Egli supplicherà a Dio, ed egli gli sarà placato, E gli farà veder la sua faccia con giubilo, E renderà all’uomo la sua giustizia.

27. Ed esso poi si volgerà verso gli uomini, e dirà: Io avea peccato, ed avea pervertita la dirittura, E ciò non mi ha punto giovato.