Giovanni Diodati Bibbia 1649

Giobbe 11:8-19 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. Queste cose sono le altezze de’ cieli, che ci faresti? Son più profonde che l’inferno, come le conosceresti?

9. La lor distesa è più lunga che la terra, E la lor larghezza è più grande che il mare.

10. Se Iddio sovverte, ovvero s’egli serra, E raccoglie, chi ne lo storrà?

11. Perciocchè egli conosce gli uomini vani; E veggendo l’iniquità, non vi porrebbe egli mente?

12. Ma l’uomo è scemo di senno, e temerario di cuore; E nasce simile a un puledro di un asino salvatico.

13. Se tu addirizzi il cuor tuo, E spieghi le palme delle tue mani a lui;

14. Se vi è iniquità nella tua mano, e tu l’allontani da te, E non lasci dimorare alcuna perversità ne’ tuoi tabernacoli;

15. Allora certamente tu alzerai la faccia netta di macchia, E sarai stabilito, e non avrai paura di nulla;

16. Perciocchè tu dimenticherai gli affanni, E te ne ricorderai come d’acque trascorse;

17. E ti si leverà un tempo più chiaro che il mezzodì; Tu risplenderai, tu sarai simile alla mattina;

18. E sarai in sicurtà; perciocchè vi sarà che sperare; E pianterai il tuo padiglione, e giacerai sicuramente;

19. E ti coricherai, e niuno ti spaventerà; E molti ti supplicheranno.