Giovanni Diodati Bibbia 1649

Giobbe 10:15-22 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

15. Se io sono stato reo, guai a me; E se son giusto, non però alzo il capo, Essendo sazio d’ignominia, e veggendo la mia afflizione;

16. E se pur l’alzo, tu mi cacci a giusa di fiero leone, E torni a dimostrarti maraviglioso contro a me.

17. Tu mi produci in faccia nuovi testimoni tuoi; Tu accresci la tua indegnazione contro a me; Eserciti a muta sono sopra me.

18. Perchè dunque mi hai tratto fuor della matrice? Io vi sarei spirato, e l’occhio d’alcuno non mi avrebbe veduto.

19. Io sarei stato come se non avessi giammai avuto essere; Io sarei stato portato dal seno alla sepoltura.

20. I miei giorni non sono eglino poca cosa? cessa dunque, E rimanti da me, sì che io mi rinforzi un poco;

21. Avanti che io me ne vada alla terra delle tenebre, Dell’ombra della morte, onde mai non tornerò;

22. Alla terra d’oscurità simile a caligine; D’ombra di morte, ove non è ordine alcuno; E la quale, quando fa chiaro, è simile a caligine.