Giovanni Diodati Bibbia 1649

Galati 4:18-28 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

18. Or egli è bene d’esser sempre zelanti in bene, e non solo quando io son presente fra voi.

19. Deh! figlioletti miei, i quali io partorisco di nuovo, finchè Cristo sia formato in voi!

20. Or io desidererei ora esser presente fra voi, e mutar la mia voce, perciocchè io son perplesso di voi.

21. DITEMI, voi che volete essere sotto la legge, non udite voi la legge?

22. Poichè egli è scritto, che Abrahamo ebbe due figliuoli: uno della serva, e uno della franca.

23. Or quel che era della serva fu generato secondo la carne; ma quel che era della franca fu generato per la promessa.

24. Le quali cose hanno un senso allegorico; poichè quelle due donne sono i due patti: l’uno dal monte Sina, che genera a servitù, il quale è Agar.

25. Perciocchè Agar è Sina, monte in Arabia; e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed è serva, co’ suoi figliuoli.

26. Ma la Gerusalemme di sopra è franca; la quale è madre di tutti noi.

27. Poichè egli è scritto: Rallegrati, o sterile che non partorivi; prorompi, e grida, tu che non sentivi doglie di parto; perciocchè più saranno i figliuoli della lasciata, che di colei che avea il marito.

28. Or noi, fratelli, nella maniera d’Isacco, siamo figliuoli della promessa.