Giovanni Diodati Bibbia 1649

Efesini 5:4-14 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

4. nè disonestà, nè stolto parlare, o buffoneria, le quali cose non si convengono; ma più tosto, ringraziamento.

5. Poichè voi sapete questo: che niun fornicatore, nè immondo, nè avaro, il quale è idolatra, ha eredità nel regno di Cristo, e di Dio.

6. Niuno vi seduca con vani ragionamenti; perciocchè per queste cose vien l’ira di Dio, sopra i figliuoli della disubbidienza.

7. Non siate adunque loro compagni.

8. Perciocchè già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce

9. poichè il frutto dello Spirito è in ogni bontà, e giustizia, e verità,

10. provando ciò che è accettevole al Signore.

11. E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora riprendetele.

12. Perciocchè egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto.

13. Ma tutte le cose, che sono condannate sono manifestate dalla luce; perciocchè tutto ciò che è manifestato è luce.

14. Perciò dice: Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da’ morti, e Cristo ti risplenderà.