Giovanni Diodati Bibbia 1649

Deuteronomio 32:33-40 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

33. Il lor vino è veleno di dragoni, Crudel veleno d’aspidi.

34. Questo non è egli riposto appo me, E suggellato ne’ miei tesori?

35. A me appartiene di far la vendetta, e la retribuzione, Nel giorno che il piè loro vacillerà; Perciocchè il giorno della lor calamità è vicino, E le cose che son loro apparecchiate si affrettano.

36. Quando il Signore avrà fatto giudicio del suo popolo, Egli si pentirà per l’amor de’ suoi servitori, Quando egli vedrà che ogni forza sarà venuta meno, E che non vi sarà nè serrato, nè lasciato.

37. E dirà: Ove sono i lor dii? La Rocca, nella quale si confidavano?

38. Il grasso de’ sacrificii de’ quali essi mangiavano, E il vino delle cui offerte da spandere essi beveano; Levinsi eglino, e soccorranvi, E sienvi per ricetto.

39. Vedete ora, che io, io son desso, E che non v’è alcun Dio meco; Io fo morire, e rimetto in vita; Io ferisco, e guarisco; E non v’è niuno che possa liberar dalla mia mano.

40. Perciocchè io levo la mano al cielo, E dico: Come io vivo in eterno;