Giovanni Diodati Bibbia 1649

Cantico dei Cantici 2:6-12 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

6. Sia la sua man sinistra sotto al mio capo, Ed abbraccimi la sua destra.

7. IO vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, Per le cavriuole, e per le cerve della campagna, Che voi non isvegliate l’amor mio, e non le rompiate il sonno, Finchè non le piaccia.

8. Ecco la voce del mio amico; Ecco, egli ora viene Saltando su per i monti, Saltellando su per i colli.

9. L’amico mio è simile ad un cavriuolo, O ad un cerbiatto; Ecco ora sta dietro alla nostra parete, Egli riguarda per le finestre, Egli si mostra per i cancelli.

10. Il mio amico mi ha fatto motto, e mi ha detto: Levati, amica mia, bella mia, e vientene.

11. Perciocchè, ecco, il verno è passato; Il tempo delle gran piogge è mutato, ed è andato via;

12. I fiori si veggono sulla terra; Il tempo del cantare è giunto, E s’ode la voce della tortola nella nostra contrada.