Giovanni Diodati Bibbia 1649

Atti 15:6-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

6. Allora gli apostoli e gli anziani si raunarono, per provvedere a questo fatto.

7. Ed essendosi mossa una gran disputazione, Pietro si levò in piè, e disse loro: Fratelli, voi sapete che già da’ primi tempi Iddio elesse fra noi me, acciocchè per la mia bocca i Gentili udissero la parola dell’evangelo, e credessero.

8. E Iddio, che conosce i cuori, ha reso loro testimonianza, dando loro lo Spirito Santo, come ancora a noi.

9. E non ha fatta alcuna differenza tra noi e loro; avendo purificati i cuori loro per la fede.

10. Ora dunque, perchè tentate Iddio, mettendo un giogo sopra il collo de’ discepoli, il qual nè i padri nostri, nè noi, non abbiam potuto portare?

11. Ma crediamo di esser salvati per la grazia del Signor Gesù Cristo, come essi ancora.

12. E tutta la moltitudine si tacque, e stavano ad ascoltar Barnaba, e Paolo, che narravano quanti segni e prodigi Iddio avea fatti per loro fra i Gentili.

13. E dopo ch’essi si furon taciuti, Giacomo prese a dire:

14. Fratelli, ascoltatemi. Simeone ha narrato come Iddio ha primieramente visitati i Gentili, per di quelli prendere un popolo nel suo nome.

15. Ed a questo si accordano le parole de’ profeti, siccome egli è scritto:

16. Dopo queste cose, io edificherò di nuovo il tabernacolo di Davide, che è caduto; e ristorerò le sue ruine, e lo ridirizzerò.

17. Acciocchè il rimanente degli uomini, e tutte le genti che si chiamano del mio nome, ricerchino il Signore, dice il Signore, che fa tutte queste cose.

18. A Dio son note ab eterno tutte le opere sue.