Giovanni Diodati Bibbia 1649

2 Tessalonicesi 3:9-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

9. Non già che non ne abbiamo la podestà; ma per darvi noi stessi per esempi, acciocchè c’imitiate.

10. Perciocchè ancora, quando eravamo fra voi, vi dinunziavamo questo: che chi non vuol lavorare non mangi.

11. Imperocchè intendiamo che fra voi ve ne sono alcuni che camminano disordinatamente, non facendo opera alcuna, ma occupandosi in cose vane.

12. Or a tali dinunziamo, e li esortiamo per lo Signor nostro Gesù Cristo che lavorando quietamente, mangino il pane loro.

13. Ma, quant’è a voi, fratelli, non vi stancate facendo bene.

14. E se alcuno non ubbidisce alla nostra parola, significata per questa epistola, notate un tale, e non vi mescolate con lui, acciocchè si vergogni.

15. Ma pur nol tenete per nemico, anzi ammonitelo come fratello.

16. Or il Signore stesso della pace vi dia del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi.

17. Il saluto di man propria di me Paolo, che è un segnale in ogni epistola: così scrivo.