Diodati Bibbia 1885

Neemia 3:8-19 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

8. Ed allato ad esso ristorò Uzziel, figliuolo di Harhoia, con gli orafi; ed allato a lui ristorò Hanania, ch'era de' profumieri.E Gerusalemme fu lasciata come era, fino in capo del muro largo.

9. Ed allato a coloro ristorò Refaia, figliuolo di Hur, capitano della metà della contrada di Gerusalemme.

10. Ed allato a loro, e dirimpetto alla sua casa, ristorò Iedaia, figliuolo di Harumaf; ed allato a lui ristorò Hattus, figliuolo di Hasabneia.

11. Malchia, figliuolo di Harim, ed Hassub, figliuolo di Pahat-Moab, ristorarono un doppio spazio, ed anche la torre de' forni.

12. Ed allato a loro ristorò Sallum, figliuolo di Lohes, capitano dell'altra metà della contrada di Gerusalemme, con le sue figliuole.

13. Ed Hannun, e gli abitanti di Zanoa ristorarono la porta della valle; essi la fabbricarono, e posarono le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre; ed insieme mille cubiti del muro, fino alla porta del letame.

14. E Malchia, figliuolo di Recab, capitano della contrada di Bet-cherem, ristorò la porta del letame; egli la fabbricò, e pose le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre.

15. E Sallum, figliuolo di Col-hoze, capitano della contrada di Mispa, ristorò la porta della fonte; egli la fabbricò, e la coperse, e posò le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre; e insieme il muro dell'acquidotto di Sela, verso l'orto del re, e fino a' gradi, che scendono dalla Città di Davide.

16. Dopo lui Neemia, figliuolo di Azbuc, capitano della metà della contrada di Betsur, ristorò fin dirimpetto alle sepolture di Davide, e fino allo stagno fatto per arte, e fino alla casa de' prodi.

17. Dopo lui ristorarono i Leviti, Rehum, figliuolo di Bani; ed allato a lui ristorò Hasabia, capitano della metà della contrada di Cheila, lungo la sua contrada.

18. Dopo lui ristorarono i lor fratelli, Bavvai, figliuolo di Henadad, capitano dell'altra metà della contrada di Cheila.

19. Ed allato a lui Ezer, figliuolo di Iesua, capitano di Mispa, ristorò un doppio spazio, dirimpetto alla salita dell'armeria del cantone.