Diodati Bibbia 1885

Isaia 5:8-22 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

8. Guai a coloro che congiungono casa a casa, ed accozzano campo a campo, finchè non vi sia più luogo, e che voi soli siate stanziati in mezzo della terra!

9. Il Signor degli eserciti mi ha detto all'orecchio: Se le case magnifiche non son ridotte in desolazione; e le grandi e belle, ad esser disabitate;

10. quando dieci bifolche di vigna faranno solo un bato, e la sementa di un homer farà solo un efa.

11. Guai a coloro che si levano la mattina a buon'ora, per andar dietro alla cervogia, e la sera dimorano lungamente a bere, finchè il vino li riscaldi!

12. E ne' cui conviti vi è la cetera e il saltero; il tamburo, e il flauto, col vino; e non riguardano all'opera del Signore, e non veggono i fatti delle sue mani!

13. Perciò, il mio popolo è menato in cattività, perchè non ha conoscimento; e la sua nobiltà si muor di fame, e il suo popolazzo è arido di sete.

14. Perciò, il sepolcro si è allargato, ed ha aperta la sua gola smisuratamente; e la nobiltà di Gerusalemme, ed il suo popolazzo, e la sua turba, e coloro che in essa festeggiano, vi scenderanno.

15. E la gente vile sarà depressa, e parimente gli uomini onorati saranno abbattuti, e gli occhi degli altieri saranno abbassati.

16. E il Signor degli eserciti sarà esaltato per giudicio, e l'Iddio santo sarà santificato per giustizia.

17. E gli agnelli pastureranno presso alle lor mandre; e i pellegrini mangeranno i luoghi deserti delle bestie grasse.

18. Guai a coloro che tirano l'iniquità con funi di vanità, e il peccato come con corde di carro!

19. I quali dicono: Affrettisi pure, e solleciti l'opera sua, acciocchè, noi la veggiamo; ed accostisi, e venga pure il consiglio del Santo d'Israele, acciocchè noi lo conosciamo.

20. Guai a coloro che dicono del male bene, e del bene male; i quali fanno delle tenebre luce, e della luce tenebre; i quali fanno dell'amaro il dolce, e del dolce l'amaro!

21. Guai a coloro che si reputano savi, e che sono intendenti appo loro stessi.

22. Guai a coloro che son valenti a bere il vino, e prodi a mescer la cervogia!