Diodati Bibbia 1885

Isaia 36:5-18 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

5. Io ho detto, dici tu, che il consiglio, e la forza per la guerra, non sono altro che parole di labbra; or pure, in cui ti sei confidato, che tu ti sei ribellato contro a me?

6. Ecco, tu ti sei confidato in quel sostegno di canna rotta, sopra il quale se alcuno si appoggia, esso gli entra nella mano, e la fora; tale è Faraone, re di Egitto, a tutti coloro che si confidano in lui.

7. E se pur tu mi dici: Noi ci confidiamo nel Signore Iddio nostro; non è egli quello, del quale Ezechia ha tolti via gli alti luoghi, e gli altari; ed ha detto a Giuda, ed a Gerusalemme: Adorate dinanzi a questo altare?

8. Deh! scommetti ora col mio signore, re di Assiria, ed io ti darò duemila cavalli, se tu potrai dare altrettanti uomini che li cavalchino.

9. E come faresti tu voltar faccia all'uno de' capitani d'infra i minimi servitori del mio signore? Ma tu ti sei confidato nell'Egitto, per de' carri e per della gente a cavallo.

10. Ora, sono io forse salito contro a questo paese per guastarlo, senza il Signore? il Signore mi ha detto: Sali contro a quel paese, e guastalo.

11. Allora Eliachim, e Sebna, e Ioa, dissero a Rab-sache: Deh! parla a' tuoi servitori in lingua siriaca; perciocchè noi l'intendiamo; e non parlarci in lingua giudaica, udente il popolo, che è sopra le mura.

12. Ma Rab-sache disse: Il mio signore mi ha egli mandato a dir queste parole al tuo signore, od a te? Non mi ha egli mandato a coloro che stanno in sul muro, per protestar loro che mangeranno il loro sterco, e berranno la loro urina, insieme con voi?

13. Poi Rab-sache si rizzò in piè, e gridò ad alta voce, in lingua giudaica, e disse: Ascoltate le parole del gran re, del re di Assiria:

14. Così ha detto il re: Ezechia non v'inganni; perciocchè egli non potrà liberarvi.

15. E non facciavi Ezechia confidar nel Signore, dicendo: Il Signore per certo ci libererà; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria.

16. Non ascoltate Ezechia; perciocchè così ha detto il re di Assiria: Fate pace meco, ed uscite a me; e ciascun di voi mangi della sua vite, e del suo fico, e beva dell'acqua della sua cisterna;

17. finchè io venga, e vi meni in un paese simile al vostro; in un paese di frumento e di mosto, in un paese di pane e di vigne.

18. Guardatevi che Ezechia non vi seduca, dicendo: Il Signore ci libererà. Ha alcuno degl'iddii delle genti potuto liberare il suo paese dalla mano del re di Assiria?