Diodati Bibbia 1885

Isaia 24:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

1. ECCO, il Signore vuota il paese, e lo deserta; e ne guasta la faccia, e ne disperge gli abitatori.

2. E il sacerdote sarà come il popolo, il padrone come il servo, la padrona come la serva, chi compera come chi vende, chi presta come chi prende in presto, chi dà ad usura come chi prende ad usura.

3. Il paese sarà del tutto vuotato, e del tutto predato; perciocchè il Signore ha pronunziata questa parola.

4. La terra fa cordoglio, ed è scaduta; il mondo langue, ed è scaduto; i più eccelsi del popolo del paese languiscono.

5. E la terra è stata contaminata sotto i suoi abitatori; perciocchè hanno trasgredite le leggi, hanno mutati gli statuti, hanno rotto il patto eterno.

6. Perciò, l'esecrazione ha divorato il paese, e gli abitanti di esso sono stati desolati; perciò, sono stati arsi gli abitanti del paese, e pochi uomini ne son rimasti.

7. Il mosto fa cordoglio, la vigna langue; tutti quelli ch'erano di cuore allegro gemono.

8. L'allegrezza de' tamburi è cessata, lo strepito de' festeggianti è venuto meno, la letizia della cetera è restata.

9. Ei non si berrà più vino con canti, la cervogia sarà amara a quelli che la berranno.

10. La città è ruinata e ridotta in solitudine; ogni casa è serrata, sì che non vi si entra più.

11. Vi è grido per le piazze, per mancamento del vino; ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese è andata in cattività.

12. Nella città non è rimasto altro che la desolazione; e le porte sono rotte e ruinate.

13. Perciocchè avverrà in mezzo del paese, fra i popoli, come quando si scuotono gli ulivi; come, finita la vendemmia, si racimola.

14. Quelli che saran così rimasti alzeranno la lor voce, e canteranno di allegrezza; e strilleranno fin dal mare, per l'altezza del Signore.

15. Perciò, glorificate il Signore nel paese degli Urei, il Nome del Signore Iddio d'Israele nelle isole del mare.

16. Noi abbiamo uditi cantici dall'estremità della terra, che dicevano: Gloria al giusto. Ed io ho detto: Ahi lasso me! ahi lasso me! guai a me! i disleali procedono dislealmente; anzi procedono dislealmente, della dislealtà de' più disleali.

17. Lo spavento, la fossa, e il laccio, ti soprastano, o abitante del paese.