3. Anch'io ho senno come voi;Io non sono da men di voi;Ed appo cui non sono cotali cose?
4. Io son quell'uomo ch'è schernito dal suo amico; Ma un tale invoca Iddio, ed egli gli risponderà;L'uomo giusto ed intiero è schernito.
5. Colui che sta per isdrucciolare col piè, E, per estimazione di chi è felice, un tizzone sprezzato.
6. I tabernacoli de' ladroni prosperano,E v'è ogni sicurtà per quelli che dispettano Iddio,Nelle cui mani egli fa cadere ciò che desiderano.
7. E in vero, domandane pur le bestie, ed esse tu l'insegneranno;E gli uccelli del cielo, ed essi te lo dichiareranno;
8. Ovvero, ragionane con la terra, ed essa te l'insegnerà;I pesci del mare eziandio te lo racconteranno.
9. Fra tutte queste creature,Quale è quella che non sappia che la mano del Signore fa questo?
10. Nella cui mano è l'anima d'ogni uomo vivente,E lo spirito d'ogni carne umana.
11. L'orecchio non prova egli le parole,Come il palato assapora le vivande?
12. Ne' vecchi è la sapienza,E nella grande età è la prudenza.
13. Appo lui è la sapienza e la forza;A lui appartiene il consiglio e l'intelligenza.
14. Ecco, se egli ruina, la cosa non può esser riedificata; Se serra alcuno, non gli può essere aperto.
15. Ecco, se egli rattiene le acque, elle si seccano;E se le lascia scorrere, rivoltano la terra sottosopra.
16. Appo lui è forza e ragione;A lui appartiene chi erra, e chi fa errare.