Diodati Bibbia 1885

Fatti degli Apostoli 27:23-34 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

23. Perciocchè un angelo dell'Iddio, di cui sono, ed al qual servo, mi è apparito questa notte, dicendo:

24. Paolo, non temere; ei ti conviene comparir davanti a Cesare; ed ecco, Iddio ti ha donati tutti coloro che navigan teco.

25. Perciò, o uomini, state di buon cuore, perciocchè io ho fede in Dio che così avverrà, come mi è stato detto.

26. Or ci bisogna percuotere in un'isola.

27. E la quartadecima notte essendo venuta, mentre eravamo portati qua e là nel mare Adriatico, in su la mezzanotte i marinari ebbero opinione ch'erano vicini di qualche terra.

28. E, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; ed essendo passati un poco più oltre, ed avendo scandagliato di nuovo, trovarono quindici braccia.

29. E temendo di percuotere in luoghi scogliosi, gettarono dalla poppa quattro ancore, aspettando con desiderio che si facesse giorno.

30. Ora, cercando i marinari di fuggir dalla nave, ed avendo calato lo schifo in mare, sotto specie di voler calare le ancore dalla proda.

31. Paolo disse al centurione, ed a' soldati: Se costoro non restano nella nave, voi non potete scampare.

32. Allora i soldati tagliarono le funi dello schifo, e lo lasciarono cadere.

33. Ed aspettando che si facesse giorno, Paolo confortava tutti a prender cibo, dicendo: Oggi sono quattordici giorni che voi dimorate digiuni, aspettando, senza prender nulla.

34. Perciò, io vi esorto di prender cibo: perciocchè, questo farà la vostra salute; imperocchè non caderà pur un capello dal capo d'alcun di voi.