Diodati Bibbia 1885

Fatti degli Apostoli 24:1-15 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

1. ORA, cinque giorni appresso, il sommo sacerdote Anania discese, insieme con gli anziani, e con un certo Tertullo, oratore; e comparvero davanti al governatore contro a Paolo.

2. Ed esso essendo stato chiamato, Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo:

3. Godendo per te di molta pace, ed essendo molti buoni ordini stati fatti da te a questa nazione, per lo tuo provvedimento, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo con ogni ringraziamento, eccellentissimo Felice.

4. Or acciocchè io non ti dia più lungamente impaccio, io ti prego che secondo la tua equità, tu ascolti quello che abbiamo a dirti in breve.

5. Che è, che noi abbiam trovato quest'uomo essere una peste, e commuover sedizione fra tutti i Giudei che son per lo mondo, ed essere il capo della setta de' Nazarei.

6. Il quale ha eziandio tentato di profanare il tempio; onde noi, presolo, lo volevam giudicare secondo la nostra legge.

7. Ma il capitano Lisia sopraggiunto, con grande sforzo, ce l'ha tratto delle mani, e l'ha mandato a te;

8. comandando eziandio che gli accusatori d'esso venissero a te; da lui potrai tu stesso, per l'esaminazione che tu ne farai, saper la verità di tutte le cose delle quali non l'accusiamo.

9. E i Giudei acconsentirono anch'essi a queste cose, dicendo che stavan così.

10. E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto cenno che parlasse, rispose:Sapendo che tu già da molti anni sei stato giudice di questa nazione, più animosamente parlo a mia difesa.

11. Poichè tu puoi venire in notizia che non vi son più di dodici giorni, che io salii in Gerusalemme per adorare.

12. Ed essi non mi hanno trovato nel tempio disputando con alcuno, nè facendo raunata di popolo nelle sinagoghe, nè per la città.

13. Nè anche possono provare le cose, delle quali ora mi accusano.

14. Ora, ben ti confesso io questo, che, secondo la professione, la quale essi chiamano setta, così servo all'Iddio de' padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge, e ne' profeti;

15. avendo speranza in Dio, che la risurrezione de' morti, così giusti come ingiusti, la quale essi ancora aspettano, avverrà.