Diodati Bibbia 1885

Fatti degli Apostoli 10:12-32 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

12. nella quale vi erano degli animali terrestri a quattro piedi, e delle fiere, e de' rettili, e degli uccelli del cielo d'ogni maniera.

13. Ed una voce gli fu indirizzata, dicendo: Levati, Pietro, ammazza, e mangia.

14. Ma Pietro disse: In niun modo, Signore, poichè io non ho giammai mangiato nulla d'immondo, nè di contaminato.

15. E la voce gli disse la seconda volta: Le cose che Iddio ha purificate, non farle tu immonde.

16. Or questo avvenne fino a tre volte; e poi la vela fu ritratta in cielo.

17. E come Pietro era in dubbio in sè stesso che cosa potesse esser quella visione ch'egli avea veduta, ecco, gli uomini mandati da Cornelio, avendo domandato della casa di Simone, furono alla porta.

18. E chiamato alcuno, domandarono se Simone, soprannominato Pietro, albergava ivi entro.

19. E come Pietro era pensoso intorno alla visione, lo Spirito gli disse: Ecco, tre uomini ti cercano.

20. Levati adunque, e scendi, e va' con loro, senza farne difficoltà, perciocchè io li ho mandati.

21. E Pietro, sceso agli uomini che gli erano stati mandati da Cornelio, disse loro: Ecco, io son quello che voi cercate; quale è la cagione per la qual siete qui?

22. Ed essi dissero: Cornelio, centurione, uomo giusto e temente Iddio, e del quale rende buona testimonianza tutta la nazion de' Giudei, è stato divinamente avvisato da un santo angelo di farti chiamare in casa sua, e d'udir ragionamenti da te.

23. Pietro adunque, avendoli convitati d'entrare in casa, li albergò; poi, il giorno seguente, andò con loro; ed alcuni de' fratelli di que' di Ioppe l'accompagnarono.

24. E il giorno appresso entrarono in Cesarea. Or Cornelio li aspettava, avendo chiamati i suoi parenti ed i suoi intimi amici.

25. E come Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gittò a' piedi, e l'adorò.

26. Ma Pietro lo sollevò, dicendo: Levati, io ancora sono uomo.

27. E ragionando con lui, entrò, e trovò molti, che si erano quivi raunati.

28. Ed egli disse loro: Voi sapete come non è lecito ad un uomo Giudeo aggiungersi con uno strano, od entrare in casa sua; ma Iddio mi ha mostrato di non chiamare alcun uomo immondo, o contaminato.

29. Perciò ancora, essendo stato mandato a chiamare, io son venuto senza contradire. Io vi domando adunque: Per qual cagione mi avete mandato a chiamare?

30. E Cornelio disse: Quattro giorni sono, che io fino a quest'ora era digiuno, ed alle nove ore io faceva orazione in casa mia; ed ecco, un uomo si presentò davanti a me, in vestimento risplendente, e disse:

31. Cornelio, la tua orazione è stata esaudita, e le tue limosine sono state ricordate nel cospetto di Dio.

32. Manda adunque in Ioppe, e chiama di là Simone, soprannominato Pietro; egli alberga in casa di Simone coiaio, presso del mare; quando egli sarà venuto, egli ti parlerà.