Diodati Bibbia 1885

Evangelo di S. Marco 4:23-39 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

23. Se alcuno ha orecchie da udire, oda.

24. Disse loro ancora: Ponete mente a ciò che voi udite. Della misura che misurate, vi sarà misurato; ed a voi che udite sarà sopraggiunto.

25. Perciocchè a chiunque ha, sarà dato; ma chi non ha, eziandio quel ch'egli ha gli sarà tolto.

26. OLTRE a ciò disse: Il regno di Dio è come se un uomo avesse gettata la semenza in terra;

27. e dormisse, e si levasse di giorno, e di notte; ed intanto la semenza germogliasse, e crescesse nella maniera ch'egli non sa.

28. Poichè la terra da sè stessa produce prima erba, poi spiga, poi grano compiuto nella spiga.

29. E quando il frutto è maturo, subito vi si mette la falce, perciocchè la mietitura è venuta.

30. DICEVA ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio? o con qual similitudine lo rappresenteremo?

31. Egli è simile ad un granel di senape, il quale, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che son sopra la terra;

32. ma, dopo che è stato seminato, cresce, e si fa la maggiore di tutte l'erbe, e fa rami grandi, talchè gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto l'ombra sua.

33. E per molte tali parabole proponeva loro la parola, secondo che potevano udire.

34. E non parlava loro senza similitudine; ma, in disparte, egli dichiarava ogni cosa a' suoi discepoli.

35. OR in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: Passiamo all'altra riva.

36. E i discepoli, licenziata la moltitudine, lo raccolsero, così come egli era, nella navicella. Or vi erano delle altre navicelle con lui.

37. Ed un gran turbo di vento si levò, e cacciava le onde dentro alla navicella, talchè quella già si empieva.

38. Or egli era a poppa, dormendo sopra un guanciale. Ed essi lo destarono, e gli dissero: Maestro, non ti curi tu che noi periamo?

39. Ed egli, destatosi, sgridò il vento, e disse al mare: Taci, e sta' cheto. E il vento si acquetò, e si fece gran bonaccia.