Diodati Bibbia 1885

Evangelo di S. Giovanni 3:12-23 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

12. Se io vi ho dette le cose terrene, e non credete, come crederete, se io vi dico le cose celesti?

13. Or niuno è salito in cielo, se non colui ch'è disceso dal cielo, cioè il Figliuol dell'uomo, ch'è nel cielo.

14. E come Mosè alzò il serpente nel deserto, così conviene che il Figliuol dell'uomo sia innalzato;

15. acciocchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

16. Perciocchè Iddio ha tanto amato il mondo, ch'egli ha dato il suo unigenito Figliuolo, acciocchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

17. Poichè Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo, acciocchè condanni il mondo, anzi, acciocchè il mondo sia salvato per mezzo di lui.

18. Chi crede in lui non sarà condannato, ma chi non crede già è condannato, perciocchè non ha creduto nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio.

19. Or questa è la condannazione: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amate le tenebre più che la luce, perciocchè le loro opere erano malvage.

20. Poichè chiunque fa cose malvage odia la luce, e non viene alla luce, acciocchè le sue opere non sieno palesate.

21. Ma colui che fa opere di verità viene alla luce, acciocchè le opere sue sieno manifestate, perciocchè son fatte in Dio.

22. DOPO queste cose, Gesù, co' suoi discepoli, venne nel paese della Giudea, e dimorò quivi con loro, e battezzava.

23. Or Giovanni battezzava anch'egli in Enon, presso di Salim, perciocchè ivi erano acque assai; e la gente veniva, ed era battezzata.