Diodati Bibbia 1885

Epistola di S. Paolo ai Romani 8:26-39 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

26. Parimente ancora lo Spirito solleva le nostre debolezze; perciocchè noi non sappiamo ciò che dobbiam pregare, come si conviene; ma lo Spirito interviene egli stesso per noi con sospiri ineffabili.

27. E colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento, e l'affetto dello Spirito; poichè esso interviene per li santi, secondo Iddio.

28. Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio; i quali son chiamati secondo il suo proponimento.

29. Perciocchè coloro che egli ha innanzi conosciuti, li ha eziandio predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figliuolo; acciocchè egli sia il primogenito fra molti fratelli.

30. E coloro ch'egli ha predestinati, essi ha eziandio chiamati; e coloro ch'egli ha chiamati, essi ha eziandio giustificati; e coloro ch'egli ha giustificati, essi ha eziandio glorificati.

31. CHE diremo noi adunque a queste cose? Se Iddio è per noi, chi sarà contro a noi?

32. Colui certo, che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, anzi l'ha dato per tutti noi, come non ci donerebbe egli ancora tutte le cose con lui?

33. Chi farà accusa contro agli eletti di Dio? Iddio è quel che giustifica.

34. Chi sarà quel che li condanni? Cristo è quel che è morto, ed oltre a ciò ancora è risuscitato; il quale eziandio è alla destra di Dio, il quale eziandio intercede per noi.

35. Chi ci separerà dall'amor di Cristo? sarà egli afflizione, o distretta, o persecuzione, o fame, o nudità, o pericolo, o spada?

36. (Siccome è scritto: Per amor di te tuttodì siamo fatti morire; noi siamo stati reputati come pecore del macello).

37. Anzi, in tutte queste cose noi siam di gran lunga vincitori per colui che ci ha amati.

38. Perciocchè io son persuaso, che nè morte, nè vita, nè angeli, nè principati, nè podestà, nè cose presenti, nè cose future;

39. nè altezza, nè profondità, nè alcuna altra creatura, non potrà separarci dall'amor di Dio, ch' è in Cristo Gesù, nostro Signore.